Anche Artex a Didacta Italia da giovedì a sabato alla Fortezza da Basso di Firenze

Ci sarà anche uno stand di Artex nella seconda edizione di Fiera Didacta Italia che si scolgerà da giovedì 18 a sabato 20 ottobre alla  Fortezza da Basso di Firenze. L’appuntamento fieristico dedicato alla scuola rivolta a docenti, dirigenti scolastici, educatori, formatori, professionisti e imprenditori del settore scuola e tecnologia. Quest’anno la manifestazione sarà dedicata alla ‘signora delle stelle’ Margherita Hack, la celebre astrofisica fiorentina scomparsa a Trieste il 29 giugno 2013. È stata la prima donna in Italia a dirigere un osservatorio astronomico e una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, che ha dato un importante contributo nella ricerca e nella divulgazione scientifica.

La bottega del Verrocchio: fabbrica di genio e scuola di Leonardo

La bottega artigiana può diventare una fucina inesauribile di genio? Si, ed è il caso della bottega di Andrea di Michele di Francesco di Cione: meglio conosciuto come il Verrocchio. Siamo a cavallo del 1400, epoca cruciale per Firenze e per tutta la storia dell’arte.

La Toscana è attraversata dal terremoto del Rinascimento, e la scuola del Verrocchio ne è uno degli epicentri. Ci lavora per un breve periodo anche il Botticelli, ci passano artisti come Lorenzo di Credi, Pietro Perugino e Domenico Ghirlandaio. Ma, in assoluto, l’allievo che più passerà alla storia come lo stereotipo del genio, assoluta incarnazione dell’inventore come lo conosciamo oggi, è Leonardo di ser Piero da Vinci o semplicemente Leonardo.

Lui, nato a Vinci, nel 1452 dimostrò ben presto la sua attitudine verso le arti. Il padre lo mandò dunque nella bottega artigiana del Verrocchio. Il maestro conduceva gli allievi tra la pittura e le sculture senza dimenticare nozioni di meccanica, ingegneria e architettura. La bottega artigiana del Verrocchio era dunque un’università a tutti gli effetti, dove si imparavano i rudimenti di ogni mestiere artistico e scientifico.

Leonardo fu sicuramente il più brillante dei suoi allievi tanto che, si narra, lo stesso Verrocchio, una volta misuratosi col talento del ragazzo, si convinse ad abbandonare il disegno per dedicarsi totalmente alla scultura.

Leonardo da Vinci

Una delle opere che testimoniano la competizione tra maestro e allievo è il famoso Battesimo di Cristo. Un’opera pittorica dipinta a sei mani da Leonardo, il Verrocchio e un altro giovane dove gli elementi del Da Vinci spiccano per originalità e costruzione rispetto a quelli del precettore.

Un esempio, forse enfatizzato ma reale, di quando l’allievo supera il maestro. Il dipinto è oggi custodito agli Uffizi di Firenze insieme ad altri capolavori usciti da quella bottega artigiana fiorentina, la vera fucina del genio creativo del rinascimento.

bottega Verrocchio

Botticelli e Filippo Lippi, come nasce l’artigianato artistico

L’artigianato artistico in Toscana si tramanda di padre in figlio, di maestro in allievo. Nella bottega nasce una tradizione millenaria di scultori, architetti, pittori: la scuola è la pratica sulla concretezza della materia prima. L’artigianato artistico si impara dall’esempio prima che dallo studio. Si osserva, si prova e si copia fino a proporsi con uno stile personale.

È ciò che successe nella famosa bottega di Filippo Lippi, uno dei pittori più geniali del quindicesimo secolo con Beato Angelico e Veneziano. Eppure oggi lo si ricorda soprattutto per essere stato il precettore di un altro genio pittorico come Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto anche Sandro Botticelli.

I due si conobbero nel 1464, quando il giovane Botticelli entrò nella bottega del Lippi, già affermato e di quarant’anni più vecchio. L’autore della famosa Primavera rimarrà al fianco del maestro per soli tre anni ma la sua influenza contaminerà tutta la carriera dell’allievo.

bottega artigianaLe pose ricercate e snelle del Botticelli saranno sempre un omaggio al suo maestro, uno dei primi a staccarsi dall’impronta del Masaccio, più rotondo e semplice nelle forme. Addirittura, le prime opere del Botticelli, tra cui la Madonna col Bambino e un angelo, saranno copie di lavori di Filippo Lippi.

Il maestro forma dunque non sono l’artigiano Botticelli, ma anche l’artista. Nella bottega di Filippo Lippi si imparava a stendere il colore sulle tele o sul legno, si imparava ad affrescare e scolpire la pietra. Dall’altra parte si formava anche la cultura artistica dell’allievo, si influenzavano le opere e lo stile senza condizionarle. Le opere più famose del Botticelli ed in generale tutto il suo artigianato artistico sarà sempre un omaggio al precettore, un vero maestro di vita.