Il gioiello è il regalo perfetto, un ornamento essenziale che va posseduto e ammirato. Ecco tre cose da sapere sulla creazione dei gioielli.
La creazione dei gioielli come segno di riconoscimento
L’uomo ha sempre cercato di adornarsi, nel corso della storia, di oggetti più o meno preziosi. Alcune volte il gioiello, inteso come oggetto accessorio, serviva ad elevare gerarchicamente l’uomo che lo indossava. Altre volte serviva semplicemente come ornamento di una bella donna, di un sovrano o di un uomo di fede, qualsiasi essa fosse.
È il caso dei Maya e degli Inca, popolazioni che hanno per prime stabilito uno stretto legame tra le loro divinità e l’oro e i gioielli preziosi.
Gli Egizi: le creazione di gioielli come ornamento
La funzione estetica del gioiello viene proposta con la civiltà egizia, la prima a far coincidere il proprio concetto del bello con quello dell’oro e delle pietre preziose. I greci ed i romani sono i figli di questa cultura e, seppur con stili diversi, continuano nella tradizione della popolazione del Nilo.
I diamanti, e la loro lavorazione, compaiono in Europa con Marco Polo che dalle Indie racconta del regno di Kublai Khan. Questi cristalli divengono ben presto la pietra dura più ricercata e ambita.
La creazione dei gioielli oggi: le botteghe orafe
L’arte della lavorazione dell’oro, dei metalli e delle pietre preziose arriva a noi dopo un percorso plurimillenario denso di storia e significati. Oggi convivono grandi multinazionali e piccole botteghe orafe, portatrici della tradizione sia di realizzazione che di taglio delle pietre dure.
In Toscana il distretto più famoso è quello della provincia di Arezzo ma eccellenze significative si ritrovano diffusamente in tutta la regione. La Toscana è dunque una delle regioni traino della creazione dei gioielli in Italia, paese che resta il maggiore produttore ed esportatore mondiale di gioielleria